Il nostro destino esercita la sua influenza su di noi anche quando non ne abbiamo ancora appresa la natura: il nostro futuro detta le leggi del nostro oggi. (Nietzsche)

Mi pare strano che un filosofo come Nietszche parli di destino, eppure questa frase suona allo stesso tempo piena di speranza e di tristezza e forse questi due opposti l' hanno colpito, come colpiscono me. Noi non siamo del tutto padroni della nostra fortuna e del nostro futuro. C'è forse un disegno scritto per ciascuno di noi, io parlo di Dio, ma gli atei parleranno di destino. Per cui il nostro futuro detta le azioni del nostro oggi, anche se ancora non ce ne rendiamo conto. Come se noi oggi camminassimo al buio di notte; non sappiamo dove né quando arriveremo, ma il sole sorgerà e ci farà vedere con chiarezza chi siamo e dove siamo arrivati. E' triste non sapere ciò che si vuole, errare un po' a caso nella vita; tuttavia credo che arrivi un momento in cui ognuno di noi capisce ciò che vuole e lo persegue. Ed è quello il suo destino, camminare non al buio ma illuminati da ciò che si desidera più ardentemente. Io ho la fortuna di avere questa lampada che mi illumina, di sapere e vedere ben chiaro dentro di me ciò che voglio. In questo senso ciò è già il mio destino: perseguire i miei desideri, ciò che amo,colui che amo, i miei sogni. C'è chi ha ancora paura di riconoscerli, ma il suo destino come un fiume lo sta già portando attraverso la corrente. Non ci si può opporre, perché il nostro destino agisce per il nostro bene. Quanto vorrei che le persone pensassero alla propria felicità come al loro destino. Invece il pessimismo prevale e si pensa spesso che il destino porti rammarico dolore e rimpianto. Non è così, il nostro destino detta già ora le nostre azioni, ci viene incontro. Se però vogliamo opporci a tutti i costi, verremo trascinati via. Avremo sprecato la possibilità di esser felici. E allora diremo che è tutta colpa del destino, quando invece è tutta colpa nostra che non l'abbiamo accolto.

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