E' sempre stato così, che l'amore non conosce la sua propria profondità finchè non arriva l'ora del distacco. (Gibran)

Credo di inaugurare una serie di post pesanti. Perchè ci sono momenti nella vita che pesano; sono quelli in cui il sentiero prende direzioni diverse, inaspettate e tu devi curvare con esso per non andar fuori strada. Personalmente credo di aver leggermente sbandato, per usare un eufemismo. Ma torniamo alla tristezza di questo aforisma. Si può esser felici da vicini, vivere bene insieme un amore e un legame profondo. Tuttavia Gibran ci dice che il momento della verità arriva nell'ora del distacco e quell'ora arriva sempre. Può essere un distacco momentaneo e non potremo saperlo perché non dominiamo il nostro destino, o potrebbe essere definitivo. Ma quello è il momento del distacco e solo lì, dentro di noi matura la consapevolezza di quanto valeva ( o vale ancora) il nostro sentimento. E' come se tutto il passato, il bello, il buono, la dolcezza, la nostalgia, i momenti migliori, quelli peggiori, i difetti altrui, si sommassero in un conto finale, un conto che fa il nostro cuore. E lui solo sa il risultato. Trovo molto triste che la verità venga fuori solo alla fine, ma è sempre stato così, dice l'autore. Leggi un libro e solo all'ultima pagina potrai buttarlo nella spazzatura o piangere perché ti ha talmente colpito che ne vorresti altre 1000 pagine. Forse bisognerebbe davvero vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, come se fosse quello del distacco. Ma la gente non lo fa, continua a illudersi che tutto sommato si possa andare avanti un altro poco. Ha così paura di rendersi conto di non aver saputo amare abbastanza?

Commenti

moxie ha detto…
Come mai a conoscere la fine del libro se non lo leggi tutto?
Silvia Aresi ha detto…
infatti arrivi alla fine e solo allora ti rendi conto di quanto lo hai amato o se lo devi buttar via no?