Amore è là dove si può dire tutto o non occorre dire nulla. (Albert Harper)

Una delle forze di un rapporto d'amore, che su tutti i libri di psicologia o sessuologia si può trovare, è la comunicazione, l'intimità non solo fisica ma verbale, intellettuale. Solo nelle favole tuttavia i due amanti si capiscono sempre, non litigano mai, perchè il loro amore è perfetto. Nella realtà l'obiettivo vero è che ci si riesca a dire tutto, non sempre col sorriso e non sempre baciandosi. Ci sono cose spiacevoli a volte da affrontare, veri problemi o atteggiamenti dell'altra persona che non sopportiamo facilmente. Amore però è là dove si può dire tutto. Mi ha colpito di questa frase l'altra parte, che è altrettanto importante. Nei rapporti in cui regna il silenzio, direi che non c'è rapporto ma solo ragnatele da spazzar via. Il senso della saggezza di questo aforisma è che nell'amore si riconosce il momento in cui il silenzio è prezioso, un silenzio che comunica più delle parole, non un silenzio sterile di chiusura. Ci sono momenti, dice l'autore, in cui non occorre dire nulla, che è ben diverso dal non riuscire a dire nulla. Le parole sono fonte di malintesi, diceva il piccolo principe. Eppure servono. Ma fino a un certo punto. Se il rapporto è davvero fondato sull'amore a volte le parole non servono e ci si capisce comunque, o forse non ci si capisce del tutto ma si sta insieme, bene, lo stesso. Un sintomo di un amore finito? Quando il silenzio si può tagliare con un coltello.

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