Egli ha capito il profondo segreto: che, cioè, anche nell'amore bisogna bastare a se stessi. (Kierkegaard)

Questa è invece la mia frase preferita di Kierkegaard. Si trova nell'opera Timore e tremore e qualche post fa ne ho già citato una parte, parlando del cavaliere dell'infinita rassegnazione. Anche in questa frase Kierkegaard sta parlando di lui. Egli, il cavaliere, ha appena rinunciato alla principessa, sapendo però che così l'ha ottenuta per sempre spiritualmente. Nessuno  gliela porterà mai via in questo modo. A questo punto l'autore ci fa sapere che egli ha capito il profondo segreto: che, cioè, anche nell'amore bisogna bastare a se stessi. Non si preoccupa più di continuare a sentire o vedere la principessa, né ha bisogno di dirle perpetuamente addio, poiché la ricorda per sempre. Non è tanto sciocco da volerla vedere ancora una volta, perché sa che se gli amanti hanno bisogno di vedersi ancora una volta e per l'ultima volta, hanno ragione di pensare che lo sarà, perché ben presto si dimenticheranno l'una dell'altro. Invece il cavaliere basta a se stesso e non perché non ami la principessa. La ama ancora di più, se è possibile. Il profondo segreto è che l'amore non è fatto di bisogni, non costruisce le sue fondamenta sul bisogno ma sulla libertà. Ecco cosa vuol dire bastare a se stessi, il profondo segreto: lasciare l'altra persona libera nella sua vita, libera di restare come di andarsene. Quando l'amore è sincero, bastare a se stessi non lo sminuisce. Lo rafforza anzi.

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