Il destino mescola le carte e noi giochiamo. Arthur Schopenhauer

Schopenhauer vedeva la vita proprio così, una partita fra noi e il destino. In altri testi parla di una partita a scacchi, ma chi si scontra siam sempre noi contro il destino. Sono d'accordo con lui che non tutto è nelle nostre mani. Schopenhauer era ateo, ma per i cristiani Dio ci ha dato il libero arbitrio e le nostre scelte sono solo di nostra responsabilità. Sono d'accordo che ci si debba mantenere coerenti con se stessi. Assumersi le responsabilità di ciò che siamo e che siamo diventati. Già questo è un compito arduo e nobile. Pensare con ciò che tutto fili liscio è pura utopia, perché certe persone sono come muri e tu ci puoi andar a sbattere contro quanto vuoi   facendoti solo del male. Ecco lo scontro col destino. A volte ci dà in mano carte che ci fanno trovare porte spalancate, al prossimo giro magari saranno carte pessime che ci faranno trovare dei muri. Allora penso che la vera sfida col destino non sia sconfiggerlo, le carte son quel che sono, ma essere intelligenti e capire che laddove c'è un muro bisogna fermarsi. E fermarsi davvero, questa è la nostra mossa vincente nel gioco. Fermarsi e aspettare un giro di carte migliori. Sono le regole del gioco.

Commenti

Anonimo ha detto…
Fanculo!