Possiamo smettere di parlarne, possiamo fare in modo che gli altri smettano di parlarne, possiamo annullare una parte di noi e andare avanti, ma il corpo ha una memoria infallibile, si ricorda la sensazione di gambe e braccia anche quando non ci sono più. Si chiama "sindrome dell'arto fantasma". Mia madre dice che è il dolore di una parte che manca, lo chiama "il dolore dell'assenza". (G. Carcasi)

La sindrome dell'arto fantasma è detta in neurologia la sensazione netta di possedere ancora un arto dopo che nella realtà è purtroppo stato reciso. Il nostro corpo non dimentica ciò che possedeva e continua a pensare che sia lì, al suo posto, funzionante. Accade raramente. Lo stesso si può dire di una persona con la quale abbiamo vissuto una forte esperienza, un legame profondo. Quando il rapporto finisce e la persona se ne va dalla nostra vita, non viene cancellata, ma non è questione di memoria, di ricordi. Il tuo corpo, il tuo cuore e la tua mente sono ancora convinti che sia lì, che DEBBA essere lì, incapaci di accettarne l'assenza. Anche questo capita raramente perché, come dice nella sua ingenua saggezza il piccolo principe, "Ci si consola sempre, prima o poi". A volte questo non accade ed ecco comparire il dolore dell'assenza. Persino quando si cancellano le parole, si smette di parlarne, persino quando si arriva a smettere di pensare a una persona, il nostro corpo la sente dentro di sé. Sente la mancanza. La vita continua, si fanno nuove conoscenze, si parla d'altro, ci si frequenta con altre persone, ci si distrae, ma nel profondo di noi, anche quando la mente è piena di pensieri la bocca di parole e lo stomaco di cibo, rimane uno spazio vuoto. Quello è il modo in cui quella persona non ci lascerà mai. Allora sarà la sua assenza, nel dolore, a farci compagnia.

Commenti

Anonimo ha detto…
Lo sto vivendo ORA in qst preciso momento "sindrome dell'arto fantasma"... quello spazio vuoto che nn mi lascia mai, che mi accompagna nel mio silenzioso dolore, in compagnia solo di me stessa e dalla sua assenza... ma "Ci si consola sempre, prima o poi"... è quello che ha detto il mio Principe e quello che spero accadrà anche a me, Principessa perduta.