Ogni male ha la sua compensazione.


Questa citazione è di uno dei miei filosofi preferiti, ovvero Seneca. Nel commentarla non possiamo prescindere dal fatto che lui fosse un filosofo stoico, per cui l'esordio della sua sentenza si inserisce nell'idea che il logos, la ragione universale, domina il mondo. Noi esseri umani, così istintivi, emotivi, irrazionali, ci facciamo troppo spesso prendere dal panico di ciò che accade, sentendoci incapaci di trovare soluzioni. Ma ogni male ha la sua compensazione, dice Seneca, ed è questa la semplice soluzione. Un proverbio dice che fa molto più rumore un albero che cade di una pianticella che cresce. Così l 'uomo rivolge il 90% dei suoi pensieri ai mali che gli accadono e lo perseguitano. La saggezza stoica ci invita a considerare l'altro lato della medaglia. Ogni perdita è una nuova occasione che si apre, ogni sconfitta un nuovo campo di battaglia da vivere. Tutto ciò che al momento ci sembra funesto trova la sua compensazione. Il problema è che troppo piccolo è il nostro sguardo, e non andiamo oltre il presente, quando a volte bastano poche ore, poche giorni, perchè ci accorgiamo di aver avuto una ricompensa dalla nostra perdita. Seneca intende dire che essa è immediata, e noi dovremmo saperlo a priori. Sarebbe un buon esercizio mentale da ripetersi ogni volta che ci sembra di aver perso qualcosa. Guardiamoci intorno e troviamo la sua compensazione.

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