Emma e la personalità borderline

"Non bisogna toccare gli idoli: la doratura resta sulle dita".
Una delle mie citazioni preferite in assoluto, questa tratta da Madame Bovary di Flaubert. La disgraziata Emma soffriva certamente di quella che oggi in psicologia chiamano disturbo di personalità borderline. Si caratterizza, tra gli altri sintomi, per una instabilità fortissima nelle relazioni personali, per la quale si tende a idealizzare, ipervalutare l'altro, creandosi aspettative altissime di perfezione, le quali una volta ovviamente non raggiunte, portano alla fase successiva: la svalutazione totale. Questo il significato della mirabile espressione dell'autore; nel momento in cui Emma ha toccato con mano la sua idealizzazione, ha capito che non la conduceva alla felicità da lei immaginata e illusoriamente creata. La doratura, la delusione le è rimasta sulle dita. Con questa semplice, efficace immagine dello smantellamento dell'ideale, ognuno comprende il vuoto che nella mente e nel cuore di Emma è rimasto. L'oro era solo una sua proiezione mentale, le illusioni però si pagano a caro prezzo. L'alternativa, nella psicologia moderna, è uno stato di derealizzazione totale, dove l'idolo è tout court il reale, per cui non lo si avvicina ma lo si idolatra e lo si venera. Meglio sporcarsi le dita direi.

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