Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono. (Ernest Hemingway)

Sottotitolo di questa frase potrebbe essere una parte dell'aforisma numero 16 de "La gaia scienza" di Nietzsche.
"Una volta, nella nostra vita, siamo stati così vicini che niente pareva poter turbare la nostra amicizia, la nostra fratellanza, come se tra noi ci fosse soltanto un breve ponticello. Una volta volevi salirci, ed io ti domandai: “Vuoi venire da me, al di là del ponticello?”. Ma non volesti più, e la seconda volta che te lo chiesi tacesti. Da allora tra noi si sono frapposte montagne e fiumi impetuosi e tutto ciò che può separare e rendere estraneo; se anche volessimo avvicinarci, non lo potremmo più. Se però ripensi a quel ponticello, non hai più parole – soltanto singhiozzi e meraviglia."
Se lo dici ad alta voce, non succede.
Se lo chiedi, non lo ottieni.
Ci sono molti rapporti che funzionano, per un pò, e poi smettono di funzionare, in questo modo. 
Perdurano vivendo sospesi nella fragilità estrema di una bolla di sapone.
E' il silenzio reciproco a tenerli in aria.
Ma le bolle sono tanto belle quanto effimere.
Quando esplodono, chi viveva al loro interno cade, picchiando contro la dura realtà con un sonoro tonfo.
Qualcuno si fa male.
Sono le parole a rompere la bolla incantata. Ma non bisogna farne loro una colpa.
I rapporti che vogliono vivere, proprio come gli esseri umani, devono evolvere, saper crescere.
In questo, le parole aiutano. Oppure sono fonte di malintesi, come diceva la volpe al piccolo principe.
Ma, ancora una volta, non è colpa loro.
Dobbiamo puntare il dito contro la paura e i suoi fratelli, i nostri desideri.
Perché invitare una persona al di là del ponticello? In fondo, scrive Nietzsche, è breve. Possiamo restare a quella distanza. Invece no, perché io ho paura di perderti e tu di avvicinarti.
Vogliamo entrambi proteggere noi stessi, evitare di soffrire, perseguire i nostri desideri.
Allora certe relazioni diventano un tiro alla fune. Se nessuno cede per tempo, la corda si rompe.
Aggiustarla? A che servirebbe, se
non si è disposti a tirare di meno?
A parlare, invece che tacere, chiedendo di meno, da una parte, e dando di più dall'altra?
In fondo, fra me e te, c'è sempre una terza entità: il tempo. 
Le cose belle non succedono, ora.
Un giorno, forse.

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