Non ti curar di loro, ma guarda e passa (Dante)

Questo sembra il saggio elogio dell'indifferenza, della stoica e scettica atarassia.
In verità è più nella corrente scettica figlia dell'Ellenismo che si rivela l'idea di indifferenza, di controllo sublime delle proprie passioni che diventa praticamente pari all'annientamento delle stesse.
Cosa importa di quel che di truce e pessimo accade nel mondo? 
La mia anima, il mio microcosmo non verrà turbato perché non ne sente neppure l'eco.
Per lo stoicismo è diverso, da qui la connotazione positiva che anche nel gergo comune sussiste, l'essere stoici, il capire sopportare e resistere di fronte al male del mondo. 
In epoca ellenistica funzionava bene il lathe biòsas, vivi nacosto. Che ti importa del mondo, fatti gli affari tuoi.
Suona moderno? Lo è fin troppo. L'ellenismo si sviluppò, filosoficamente parlando, sotto dittatura. I greci erano passati dalla democrazia all'impero.
Noi oggi? Perché viviamo nel nostro piccolo mondo? Quale dittatura incombe su di noi? Facile, il capitalismo, la globalizzazione.
E' una bellissima epoca per noi occidentali: abbiamo tutto. Siamo schiavi dell'avere, e ce ne freghiamo di tutto.
Tutto torna, schiavitù.
non era questa miope indifferenza che intendeva incitare il divino Dante. 
Guarda, in primis - lui dice.
Guardare, posare l'occhio. La parola idea deriva dal greco éidon che è il passato di vedere. Ho visto, quindi so, quindi mi sono formato un'idea.
Non è indifferenza questa.
Guarda,forma un idea, pensa, e poi passa oltre.
Poi, solo poi. 
Questo poi inespresso in Dante, affidato a una semplice virgola, dice tutto. 

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