A volte perdere quello che si voleva salvare può essere la vera salvezza.(M.Bisotti)

Ci accaniamo spesso verso un desiderio ed anche riflettendoci sopra siamo razionalmente convinti che non solo sia raggiungibile, ma sia il nostro bene più alto.Queste convinzioni in realtà non sono quasi mai razionali, ma frutto di testardaggine, ancora una volta orgoglio e purtroppo spesso noia e solitudine. Così  mettiamo in pratica le più svariate tecniche e tattiche di conquista e salvezza di quel bene così prezioso. La maggior parte delle volte accade con i rapporti sentimentali, ma può essere anche per un'ambizione lavorativa. Non ci accorgiamo di quante energie stiamo sprecando fin quando non arriviamo allo stremo delle forze e non c'è nessuno dall'esterno che può farci capire che dovremmo lasciar perdere quel lembo al quale ci stiamo disperatamente attaccando. Quando si tenta di salvare qualcosa disperatamente, quasi sempre lo si perde. La disperazione non è certo una buona consigliera. Arriva però il momento in cui quel che volevamo salvare viene perduto. Forse l'abbiamo perso noi, forse l'abbiamo lasciato andare, forse ci è scivolato via. Dovremmo riflettere sul fatto che a volte avere le mani vuote significa poter afferrare qualcosa di nuovo, nuove opportunità, un nuovo destino. Non ci siamo forse così salvati da sforzi inutili e disperati?